Nel contesto della Biennale d’architettura di Venezia 2023, il Padiglione del Niger si è connotato quale faro di innovazione e fusione culturale, incarnando perfettamente il tema “The Laboratory of the Future”. Questo viaggio artistico, sapientemente orchestrato dal curatore Boris Brollo, ha rappresentato per me un’esperienza performativa, un’occasione unica per esplorare e riflettere sulla convergenza delle anime artistiche: africana e occidentale.

Il progetto del curatore Boris Brollo, denominato “ARCHIFUSION” ha brillantemente fuso queste due culture in un dialogo creativo, offrendo una nuova prospettiva sull’arte e sull’architettura. Gli artisti e professionisti coinvolti, me incluso, hanno avuto l’opportunità unica di intervenire con tecniche pittoriche diverse sulle fotografie di Luca Casonato. Questo esperimento ha dato vita a una forma inedita di street art digitale, che ha armoniosamente unito architettura africana tradizionale e pittura contemporanea digitale.

A seguire, una delle innovazioni più significative presentate nel padiglione è stata il “Brique Magique”, un’idea rivoluzionaria dell’amico architetto Mauro Peloso. Questo “mattone magico” permette di rivoluzionare la costruzione di edifici pubblici nei paesi africani, riducendo notevolmente i costi e rafforzando la resilienza climatica.

 

Tuttavia, questo percorso artistico non è stato privo di sfide. Il recente colpo di stato in Niger ha interrotto la comunicazione con figure chiave come il Ministro della Cultura e del Turismo, Dr. Mohamed Hamid, e il Commissario del Progetto, Dr. Ibrahim Souleymane. Questa perdita di contatto rappresenta un’amara nota in un’esperienza altrimenti arricchente, che ci avrebbe visti in collaborazione nelle prossime Biennale d’arte, come di concerto deciso.

Concludendo, il Padiglione del Niger alla Biennale di Venezia è stato un viaggio straordinario attraverso colori, culture e innovazioni. Ha offerto una piattaforma dove l’arte non solo imita la vita, ma la trasforma, stimolando una riflessione più profonda sul futuro dell’architettura e della resilienza in un mondo in rapida evoluzione. La visione di Boris Brollo e il contributo di ogni artista e professionista coinvolti hanno creato un’esperienza indimenticabile, che ha lasciato un’impronta tangibile sul panorama artistico e culturale della 18. Mostra Internazionale di architettura di Venezia 2023.